Iniziata in tempi remoti e riscritta e più volte, Decideria dell'untore incontrò subito, quando fu data alle stampe, nel1981, un unanime consenso di critica e di pubblico, sanzionato dalla victtoria nel Supercampiello dello stesso anno. Stupiva l'esordito tardivo e riluttante dell'autore, la sua distanza dai modelli correnti, la composita ragione narrativa, tramata di estasi e pena, melodramma e ironia, non senza il contrappunto di una sotterranea inquietudine tra la fatalità e l'imposibilità della fede... Stupiva, infine, l'oltranza lirica della scrittura, disposta a compromettersi con tutte le malizie della retoriaca, senza perciò vietarsi di accogliere un participe abbandono l'impeto dei sentimenti più ingenui. La vicenda racconta un amore di sanatorio, nel dopoguerra, fra due malati, un amore-duello sulla frontiera del buio. L'opera è inoltre accichita da un'appendice di pagine inedite escluse dalla primitiza edizione.